lunedì 19 ottobre 2009
L'Unione europea (UE) ha ribadito, mercoledì a New York, la sua " preoccupazione" quanto alle implicazioni del conflitto del Sahara sulla sicurezza re
L'Unione europea (UE) ha ribadito, mercoledì a New York, la sua " preoccupazione" quanto alle implicazioni del conflitto del Sahara sulla sicurezza regionale.
" L'Unione europea rimane preoccupata dalle implicazioni del conflitto" del Sahara sulla " sicurezza e la cooperazione nella regione" , ha affermato l'ambasciatore, rappresentante permanente della Svezia presso l'ONU, il sig. Anders Liden, che interveniva in nome dell'Ue, dopo l'adozione senza voto della risoluzione sul Sahara, da parte della quarta commissione dell'Assemblea generale dell'ONU.
Ha anche " ribadito il sostegno" pieno; dell'Ue per gli sforzi del segretario generale dell'ONU in attesa di raggiungere una " soluzione politica giusta, definitiva e reciprocamente accettabile".
" L'Ue continua di incoraggiare le parti ad operare in attesa di raggiungere tale soluzione nel quadro delle Nazioni Unite " , ha aggiunto il sig. Anders, che si rallegra per la nomina e per gli sforzi dell'ambasciatore Christopher Ross in quanto Inviato personale del segretario generale dell'ONU.
" Incoraggiamo fermamente le parti per che continuano ad operare con lui (Christopher Ross) per permettere al processo politico di andare avanti" , ha sottolineato.
L'Ue esprime, inoltre, " il suo sostegno totale ai negoziati di Manhasset e si rallegra per la tuta della riunione informale in Austria (Durnstein 10 agosto), all'invito del sig. Ross, per preparare il quinto round dei negoziati" , ha aggiunto il sig. Anders.
L'Unione europea, ha proseguito, " si rallegra per l'impegno delle parti di continuare a dare prova di volontà politico e di operare in un'atmosfera propizia al dialogo in vista di entrare, in buona fede e senza condizione preliminare, tra una fase più intensiva di negoziati, che tiene conto degli sforzi e sviluppi dal 2006 e permette l'attuazione delle risoluzioni 1754,1783,1813 e 1871 ed il successo dei negoziati".
Fonti:
Il portale politico del Sahara occidentale:
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mercoledì 29 luglio 2009
L'ambasciatore del regno del Marocco in Australia risponde al Presidente del Timor Orientale a proposito della pellicola `STOLEN'previsto al festival
L'ambasciatore del regno del Marocco in Australia risponde al Presidente del Timor Orientale a proposito della pellicola `STOLEN'previsto al festival della pellicola di Melbourne
29/07/2009
Il sig. Mohamed Mael-ainin ambasciatore della sua maestà il re in Australia ha smentito ogni simiglarità storica tra la questione del Sahara ed il combattimento del Timor Orientale per la sua indipendenza, stabilita da SE il sig. José Ramos-Horta Presidente del Timor Orientale, in una lettera inviata al redattore principale del giornale australiano "The Sydney Morning Herald".
Quest'articolo si verifica in margine della proiezione della pellicola `STOLEN', che denuncia le pratiche di schiavitù nei campi di Tindouf, al festival della pellicola di Melbourne.
Quest'articolo rientra nel quadro di una campagna di rabbia orchestrata dai tifosi dei capi del Polisario in Australia dalla proiezione della pellicola `STOLEN'al festival della pellicola di Sydney in giugno scorso.
L'ambasciatore Mohamed Mael-ainin si è immediatamente reagito a quest'allegazioni con la spedizione di una messa a punto al giornale summenzionato con il titolo `qualche volta, anche un eminente capo di stato può essere ingannato .`
Occorre ricordare che il giornale “The Sydney Morning Herald„ ha pubblicato datato 22 luglio in un articolo se il presidente José Ramos-Horta sotto il titolo `la relazione del Timor con un conflitto Sahariano'(Timor's link to a Saharan struggle).
Nel suo articolo, l'ambasciatore Mohamed Mael-ainin si è dimostrato le divergenze storiche tra il combattimento del Timor zavorra per la sua indipendenza dell'Indonesia e la regione del Sahara occidentale che non è stata mai separata del territorio del regno dallo stabilimento del Marocco nell'anno 788.
Il sig. Mohamed Mael-ainin ambasciatore della sua maestà il re in Australia si è esortato l'opinione pubblica australiana alla ricerca della verità sul conflitto del Sahara occidentale lontano da ogni propaganda oscurantistà condotta dal fronte Polisario e che coinvolge gli abitanti sahraoui circondati nei campi di Tindouf e che tendono spesso a fuorviare capi imminenti di Stato di cui il Presidente del Timor Orientale, dixit SE l'ambasciatore Mohamed Mael-ainin. Qui di fronte il testo integrale della lettera inviata da SE l'ambasciatore Mohamed MaeAlAinain:
Ambasciata del
Regno del Marocco
Kingdom of Morocco
Canberra
A VOLTE, STESSO UN EMINENTE CAPO DI STATO PUO ESSERE TRUFFATO
Da: Mohamed MAEL-AININ
AMBASCIATORE DEL REGNO DEL MAROCCO IN AUSTRALIA
SIGNOR EDITORE DI “SYDNEY MORNING HERALD”
Signor editore,
Ho letto attentamente l'articolo che ha
pubblicato il 22 luglio che corre nella rubrica “opinione”, sotto la piuma SE il presiedono JOSE RAMOS-HORTA Presidente del Timor Orientale sotto il titolo: ''Timor's link to a Saharan struggle'', e con tutto il rispetto per l'eminente personalità di sua eccellenza il Presidente RAMOS-HORTA molti affatto fondamentali nella sua opinione sono molto più una parte presa che sua eccellenza ha sviluppato durante la sua lotta per l'indipendenza del Timor Leste, al lato degli elementi che raccomandano l'indipendenza del Sahara occidentale dal 1975 in Algeria, che una realtà storica come tende a dimostrarlo lungo il suo ''articolo-opinione''.
Sua eccellenza ha colto l'occasione della proiezione della pellicola “Stolen„ a Melbourne per esprimere il suo punto di vista sul fondo della controversia attorno al Sahara occidentale. Penso come lui che questa pellicola effettivamente debba essere vista oltre al tema dell’esclavagismo che solleva. Sottolineo passando che l’esclavagismo è una pratica bandita dalla Comunità internazionale, vietata ed imbarazzata che merita rimprovero.
Non puo essere tollerata da nessuna parte ed a chiunque, anche sotto la copertura di un movimento di liberazione ed ancora meno di un movimento separatista!
La scoperta da parte dei regista della pellicola “Stolen„ della pratica del esclavagisme ai campi “del polisario„ a Tindouf in territorio che dipende dall'autorità algerina è stata secondo i regista completamente fortuiti. Non era il loro apparecchio mobile. Ma, non hanno potuto occultarlo e tacersi. Farlo per comodo ad un movimento che raccomanda la liberazione sarebbe stata per loro un lotto del silenzio di cui si sarebbero rimproverati a tutto il resto della loro vita.
La loro alta coscienza li ha guidati. Ci? costa loro obiezioni di quelli che sopportano il suddetto movimento. Che a ci? non tenga! E meglio essere criticato per avere sottolineato una verità scoperta da occasione in occasione di un lavoro
-2- da ricerca, che di inzuppare in un lotto del silenzio per timore o per comodo.
Molte verità scientifiche sono state scoperte da occasione da ricercatori diventati più tardi di notorietà internazionale. La storia abbonda di grandi pensatori che sono stati appesi per avere sottolineato su il risultato delle loro scoperte.
Oggi fuochi incrociati cercano di soffocare i registà ''di Stolen''. Alcuni non mercanteggiano sui mezzi libero di portare Fetim ed il suo coniuge dell'Algeria per smentire le loro dichiarazioni e quelle delle loro, ma senza dire certamente che i loro bambini e genitori sono conservati in ostaggi sotto vigilanza estrema nei campi o la multa del polisario è stato scoperto.
Quando sua eccellenza il Presidente RAMOS-HORTA detto all'inizio del suo articolo: ''nel quadro dell'amicizia profonda che lega il popolo di Timor e quello del Sahara occidentale, ho visitato i campi del polisario a Tindouf e nei territori liberati e non ho incontrato alcun segno di esclavagismo'', non posso impedirsi di condividervi la mia stupefazione!! Questa dichiarazione è detta con una scorrevolezza e semplicità che fanno passare senza che si renda conto il fatto che sua eccellenza era venuta a Tindouf come capo di Stato amico, accompagnato tanto dalla sicurezza del paese ospite l'Algeria, che da parte delle milizie staliniane del polisario. Immaginate con me allora quale sarebbe la sorte di chiunque oserà presentarsi dinanzi lui ed a dirgli:
''Eccellenza, sono trattato in schiavo dai vostri amici che siete venuti a sopportare, aiutate a trovare la mia libertà! ''
Al paragrafo seguente sua eccellenza tratta gli australiani di ignari della questione del Sahara rispetto al popolo del Timor, che, lui, ne conosce tutti tenendoli e risultanti! Per lui è l'Australia che riceverà lezioni di storia di questa parte del mondo, da parte del Timor leggero… e là, egli comincia la lezione:
''Timor e Sahara occidentale tutti e due sono stati colonizzati da potenze iberiche (Portogallo e Spagna…'' ma ci? che non dice, è che la Spagna dirigeva sotto lo stesso sistema di colonizzazione tre altre regioni del Marocco che lui ha riassegnato, ciascuna ad una data diversa dopo negoziati. Si tratta di:
- tutta la parte del nord del Marocco di Tetuan a Nador, nel 1956
- la zona di Tarfaya che faceva parte del Sahara occidentale nel 1958
- la zona di Sidi Ifni nel 1969
- I due presieduti marocchini di Ceuta e Melilla continuano a soffrire la colonizzazione spagnola
Ci? che sua eccellenza ha occultato anche è che il Marocco, che ha negoziato e riuscito il recupero dei territori summenzionati da parte della Spagna partita da parte, era indipendente prima della spinta coloniale della 18esimo e del 19 esimo secolo. Certamente, il Marocco ha conosciuto un protettorato franco-espagnol di 1912 al 2 marzo 1956. Ma appena dopo la fine di questa protettorato il Marocco ha iscritto all'ONU i suoi reclami su tutti i suoi territori storici che non gli erano stati riassegnati nel marzo 1956 fra cui il territorio del Sahara occidentale.
Il Presidente RAMOS-HORTA nella sua lezione di storia non ha detto soltanto dal 1956 fino al 1974, il Marocco si confrontava solo alla Spagna all'ONU a proposito del Sahara occidentale, e che questa controversia è stata portata dinanzi alla Corte internazionale di giustizia (CIJ) da parte dei due soli ''stati interessati'': il Marocco che richiedeva il territorio e la Spagna che lo colonizzava.
L'Algeria e la Mauritania che volevano interferire nella controversia dinanzi alla CIJ sono state accettate soltanto come ''parti interessate'', a causa dell'esistenza di frontiere comuni tra esse e Sahara occidentale (vedere il parere consultivo della Corte internazionale di giustizia espresso il 16 ottobre 1975.
A questa data, il polisario appena era appena nato sul territorio algerino, e non aveva ancora alcuna presenza sulla scena internazionale.
Il presidente HORTA non ha neppure detto che la questione che era posta dall'assemblea generale dell'ONU alla CIJ era:
’’’’Prima della sua colonizzazione da parte della Spagna, il territorio del Sahara occidentale, era un territorio senza padrone? E qualora non lo fosse, quali relazioni aveva con il regno del Marocco? ‘’’’
Sua eccellenza certamente non ha detto che la risposta del CIJ era:
““Prima della sua colonizzazione da parte della Spagna, Sahara occidentale non era un territorio senza padrone (terra nullius)! ‘’’’
““Prima della sua colonizzazione da parte della Spagna, Sahara occidentale aveva relazioni di fedeltà con il regno del Marocco’’’’
Ricordo qui che tutta la storia della sovranità del Marocco su tutti i suoi territori da oltre 12 secoli della sua esistenza come Stato indipendente (il Marocco è uno Stato da 788, è il primo paese a avere riconosciuto l'indipendenza degli Stati Uniti d'America come la ha affermata nel suo discorso al Cairo il Presidente OBAMA il 4 giugno 2009) si basa sul principio sacro-santo “della nazionalità„, che è del resto la sostanza anche degli argomenti degli avvocati del Marocco dinanzi alla CIJ.
Dunque, qualsiasi raffronto della cronistoria del Timor e del Sahara occidentale è nullo e non avvenuto.
I tentativi del Presidente RAMOS-HORTA di fare questo raffronto hanno per scopo principale di flirter con la sensazione d'appoggio accordata dall'Australia e gli australiani alla lotta del popolo del Timor per creare l'amalgama nei loro spiriti. E del resto per approfittare di avrà del premio Nobel RAMOS-HORTA che i detrattori della pellicola “Stolen„ che hanno l'appoggio del presidente, gli ha fatto appello in catastrofe. Ha lasciato le sue responsabilità di capo di Stato per venire a partecipare al festival della pellicola di Melbourne per dare più credibilità alle allegazioni di quelli che sopporta. E un sostegno militante. Se deve essere guerra, guerra sia!
Per tutto ci? che precede, e per molte altre ragioni storiche che lo spazio riservato a questa risposta non puo contenere, posso soltanto dire che, nonostante l'opposizione profonda di idee tra il il Presidente RAMOS-HORTA ed io stesso sulla questione del Sahara occidentale, sono invece completamente di parere con lui quando invita, verso la fine del suo articolo, tutti gli australiani a: “prendere il loro tempo bene per comprendere tutte le sfide che circondano la questione del Sahara occidentale, i tutti implorant a cercare la verità con vigilanza ed impegno, per paura che le menzogne diventino manifeste e che gli interessi stretti di alcune potenze abbiano libera corte sulle idee e sui poteri’’ intendo con ci? le allegazioni menzoniere dell'Algeria ed i suoi assistenti.
In compenso, il suo appello al resto del mondo per sostenere la separazione del Sahara occidentale del Marocco e gli epiteti di cui lo innaffia, è in contraddizione con la realtà storica, la geografia, il benessere delle popolazioni del Sahara che vi vive in modo pacifico nel quadro delle istituzioni democraticamente elette che le rappresentano al Parlamento ed al governo marocchino.
Quanto ai sahraoui che soffrono nei campi dei profughi a Tindouf in Algeria, e di cui si porta difensore, sento profondamente la loro sofferenza. Questa sofferenza è il fatto di quelli che li parcheggiano in questi campi contro il loro gradimento, conservati di qualsiasi parte in deserto pieno, per presentarle tale in una parte teatrale drammatica dinanzi ad ospiti da una propaganda menzoniera, che utilizzano il falso orchestrata dal polisario ed i suoi Assemblea, ospiti di cui a volte un eminente capo di Stato in questo caso SE il presidente RAMOS-HORTA. Mi rammarico del fondo del mio umile cuore che si sia lasciato imbarcare in tale sostegno incondizionato al quale la storia darà torto.
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giovedì 9 luglio 2009
Identità di punti di vista tra la maggioranza immensa dei deputati francesi ed il Marocco sulla questione del Sahara (il sig. Boucheron)
Identità di punti di vista tra la maggioranza immensa dei deputati francesi ed il Marocco sulla questione del Sahara (il sig. Boucheron)
09/07/2009
Il deputato socialista e membro della Commissione degli affari esteri all'Assemblea nazionale francese, il sig. Jean-Michel Boucheron, ha sottolineato " l'identità di punti di vista tra la maggioranza immensa dei deputati francesi e Marocchini" sulla questione del Sahara.
" C'è un'identità di punti di vista tra la maggioranza immensa dei deputati francesi ed il governo marocchino" sull'affare del Sahara, ha dichiarato il sig. Boucheron alla MAP, al termine di una riunione, mercoled? a Parigi, del ministro degli esteri e della cooperazione, il sig. Taïeb Fassi Fihri, con i membri della Commissione degli affari esteri all'Assemblea nazionale.
" La maggioranza immensa dei deputati francesi considera che il regolamento della questione del Sahara" passa per " un'ampia autonomia sotto la sovranità marocchina" , ha affermato.
Dopo avere sottolineato " il ruolo fondamentale che gioca il Marocco" in materia di sicurezza e di sviluppo nella regione, il deputato francese ha fatto osservare che " sono i problemi interni dell'Algeria che creano problemi al Sahara".
E di segnalare a questo scopo che " finché l'Algeria non avrà risolto i suoi problemi interni, ci saranno ovviamente tensioni in questa zona".
In una dichiarazione simile, il deputato del movimento per la Francia (MPF), il sig. Dominica Souchet, ha affermato che " la grande maggioranza dei membri della Commissione degli affari esteri all'Assemblea nazionale è molto attenta alla posizione marocchina".
" Siamo molto numerosi alla Commissione di accordare molto interesse a questa posizione marocchina d'apertura" che ha qualificato come " molto costruttiva".
Sottolineando il suo " attaccamento molto profondo in Marocco ed all'amicizia franco-marocchina" , il sig. Souchet ha fatto sapere che aveva percepito, che dura il suo lungo soggiorno nel regno, " l'importanza capitale" che accordano i Marocchini alla questione dell'integrità territoriale.
Il Sig. Souchet ha, d'altra parte, deplorato l'atteggiamento dell'Algeria di mantenere chiuse le sue frontiere con il Marocco, " di un modo unilaterale, e di rifiutare ogni dialogo a livello ministeriale in tutti i settori" con il regno.
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mercoledì 8 luglio 2009
Il consiglio della goiventù arabo-africana saluta l'iniziativa marocchina d'autonomia al Sahara
Il consiglio della goiventù arabo-africana saluta l'iniziativa marocchina d'autonomia al Sahara
Il consiglio della gioventù arabo-africana ha salutato l'iniziativa d'autonomia proposta dal Marocco per il regolamento della questione del Sahara.
In un comunicato pubblicato all'uscita della sua assemblea generale, tenuta recentemente ad Khartoum, il comitato ha salutato l'iniziativa d'autonomia per la regione del Sahara nel quadro della sovranità del regno del Marocco, della sua unità e la sua integrità nazionali.
In occasione di questa riunione, alla quale hanno assistito i rappresentanti di molte organizzazioni di gioventù in paesi arabi ed africani fra cui il Marocco, un appello è stato lanciato per " il ritorno del Marocco nell'ambito dell'Unione africana (UA) e per il completamento del processo di creazione degli Stati Uniti d'Africa".
All'uscita di questa riunione, messa sotto il tema " la gioventù: sfide e prospettive della consacrazione dello spazio arabo-africano" , i partecipanti hanno chiamato alla retrocessione delle città spoliati di Sebta e Mellilia.
Lo è stata anche data importanza alla necessità della soppressione delle frontiere e dei visti tra i paesi africani ed arabi.
Il Consiglio della gioventù arabo-africana è un'organizzazione dei giovani arabo-Africani, avendo una personalità morale indipendente.
Comprende le organizzazioni nazionali, regionali ed emigrate della gioventù arabo-africana, e si interessa alle questioni della gioventù arabo-africana ed a quelle relative alla cooperazione arabo-africana.
Il Marocco garantisce la missione di coordinatore per l'Africa del nord in seno a questo consiglio dalla sua creazione in occasione del primo festival della gioventù arabo-africana, organizzato nel marzo 2004 a Khartoum.
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mercoledì 1 luglio 2009
Il recupero di Sidi Ifni, data memorabile del completamento dell'integrità territoriale del regno
Il recupero di Sidi Ifni, data memorabile del completamento dell'integrità territoriale del regno 01/07/2009
Il popolo marocchino intero, alla sua testa la famiglia della resistenza, commemora, questo martedì, il 40esimo anniversario del ritorno Sidi Ifni alla madre-patria, il 30 giugno 1969, una data importante nel processo di completamento dell'integrità territoriale del regno.
L'evento è celebrato ogni anno nella gioia e l'orgoglio da tutti i Marocchini, che tengono così a rendere un vibrante omaggio ai grandi nazionalisti e patriotà, uomini e donne, alla loro testa il liberatore della nazione, fuoco SM Mohammed V, e la guida del combattimento per il completamento dell'integrità territoriale, fuoco SM Hassan II.
I membri valorosi delle tribù hanno Baamrane hanno dato, in questa occasione, una prova viva di coraggio, di nazionalismo e di lotta contro il colonialismo, che firmano così una pagina gloriosa della storia del Marocco.
Si citerà in particolare il sollevamento di ha Baamrane di fronte alle autorità d'occupazione che avevano deciso di imporre, nel 1946, la nazionalità spagnola agli abitanti.
Queste tribù sono anche state la punta di diamante della resistenza nazionale nel sud del Marocco ed i fornitori dei nazionalisti del Nord in armi attraverso le loro cellule di resistenza.
Così facendo, affermavano il loro attaccamento alla loro marocanité ed al trono Alaouita.
Dalla sua situazione strategica e le sue risorse, Sidi Ifni era ambito dalla Spagna che l'ha occupato nel 1934 e l'ha dichiarato " Capitale del governo d'Africa del Nord spagnole".
Il sollevamento, nel 1957, delle tribù ha Baamrane sotto la condotta del trono glorioso alaouita ed in stretta collaborazione con la famiglia della resistenza, costituisce un'altra tappa importante verso il recupero della libertà e dell'indipendenza.
Nel 1963, rammaricato il SM Hassan II aveva afferrato l'occasione di uno scalo a Madrid per ricordare al capo dello Stato spagnolo dell'epoca che il Marocco intendeva, in qualsiasi legittimità, riprendere la zona franca d'Ifni sotto la sua sovranità.
Dopo dei negoziati intensi avviati sotto l'egida del comitato delle Nazioni Unite per la liberazione, il regno è riuscita a fare valere il suo diritto naturale e legittimo al recupero di questa parte integrante del suo territorio.
I colori nazionali furono issati il 30 giugno 1969 nel cielo di Sidi Ifni, alla grande gioia del popolo intero.
La città ha avuto, il 18 maggio 1972, il privilegio di accogliere fuoco SM Hassan II, che ha così dedicato l'importanza e l'interesse accordati al sud del Marocco.
Gli eventi storici di Sidi Ifni e di altri luoghi del territorio nazionale hanno avuto per effetto di consolidare lo spirito patriottico che anima tutto uno ciascuno e di consolidare la determinazione dei nazionalisti a consentire il sacrificio supremo per il trionfo della loro causa.
Oggi, la commemorazione annuale di quest'evento glorioso è un modo di preservare la memoria nazionale, quella che riferisce alle generazioni future le imprese dei loro antenati ed i loro significati profondi, in attesa di stimolare il loro senso di patriottismo ed armarli contro tutti i manigances ostili alla nazione.
L'alto commissariato i vecchi ai resistenti e vecchi membri dell'esercito di liberazione commemora quest'evento con un importante programma, martedì a Tiznit, che comprende una riunione, quindi un omaggio a tredici vecchi resistenti così che una riduzione degli aiuti sociali e finanziari ai membri della famiglia della resistenza della regione.
Il programma si completerà con la firma di una convenzione di partenariato riguardante la preservazione della memoria nazionale, da parte dell'alto commissariato i vecchi ai resistenti e vecchi membri dell'esercito di liberazione ed il consiglio del Oulemas della città di Tiznit.
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lunedì 29 giugno 2009
L'autonomia è " una soluzione privilegiata" per risolvere definitivamente la questione del Sahara (prete americano)
L'autonomia è " una soluzione privilegiata" per risolvere definitivamente la questione del Sahara (prete americano) 29/06/2009
L'iniziativa marocchina di accordare un'ampia autonomia alle province del sud costituisce " una soluzione privilegiata" che occorre afferrare per risolvere definitivamente la questione del Sahara, ha sottolineato venerdì sera il prete americano Richard Cizik.
" Questa proposta, che pone le basi di una soluzione duratura per la questione del Sahara, può fungere da modello per il regolamento d'altri conflitti nel mondo" , ha dichiarato alla MAP il prete Cizik, anche presiedono dell'Associazione americana " The New Evangelicals" , al termine della sua visita di tre giorni nella regione di Oued-Eddahab-Lagouira.
Dopo avere ricordato che " le opzioni precedenti (proposte) per risolvere la questione sono risultate irrealizzabili" , ha notato che " l'opzione d'autonomia è una soluzione realistica dove tutti guadagnano.
È tanto più interessante; permette di risolvere questioni umanitarie e riunire le famiglie sahraoui".
Il prete Cizik, anche collegato all'Istituto per una società aperta (open Society Institute) di George Soras, d'altra parte, ha messo in rilievo gli sforzi fatti per realizzare lo sviluppo duraturo nelle province del sud del regno, che mette l'accento sul ruolo degli enti locali, degli eletti e della società civile in questa dinamica di sviluppo locale.
Si congratula anche con proiezioni realizzate in Marocco in vari settori al favore delle riforme avviate negli ultimi anni, notando che " queste riforme hanno trasformato il Marocco in un modello per i paesi in via di sviluppo".
Da parte sua, il presidente dell'Associazione americana " Caravan dell'amicizia" , il sig. Kirtley Timothy Michael ha affermato che il Marocco ha fatto una " offerta molto coraggiosa per andare al di là nella risoluzione definitiva della cartella del Sahara".
Nel corso del loro soggiorno a Dakhla, il sig. Cizik e Kirtley ha tenuto una serie di riunioni, in particolare con il wali della regione di Oued-Eddahab-Lagouira, governatore della provincia di Oued-Eddahab, il sig. Hamid Chabar, degli eletti e degli attori della società civile.
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giovedì 25 giugno 2009
Due diplomatici europei si informano sulla situazione dei diritti dell'uomo nella regione del Sahara
Due diplomatici europei si informano sulla situazione dei diritti dell'uomo nella regione del Sahara 25/06/2009
Due consulenti delle ambasciate del Belgio e della Svezia a Rabat, si tenuto, mercoledì una serie di riunioni con responsabili locali ed attori della società civile a Laayoune, per informarsi sulla situazione dei diritti dell'uomo in Marocco ed in particolare nelle province del sud.
Il Wali della regione di Laayoune-Boujdour-Sakia El Hamra e governatore della provincia di Laâyoune, il sig. Mohamed Aguelmouss ha presentato alla signora Anna Block Mazoyer ed il sig. Johan Jacobs dei dati sulla situazione dei diritti dell'uomo nelle province del sud, in occasione di una riunione organizzata alla sede del Wilaya.
Spiegazioni sulla fondazione del fronte Polisario, durante gli anni 70 del secolo scorso, come pure gli sforzi acconsentiti dal Marocco per il regolamento della cartella del Sahara nel quadro della sovranità e l'unità territoriale del regno, sono stati anche dati ai due diplomatici.
La Sig.ra Mazoyer ed il sig. Jacobs hanno preso conoscenza anche, attraverso la relazione presentata dal sig. Hassna Maouelainin, direttore del centro regionale d'investimento, si riunisce del centro delle realizzazioni economiche e sociali, come pure lo sforzo compiuto per il cambio del livello degli indicatori di sviluppo, che sono stati realizzati nella capitale della regione, dal suo ritorno alla madre patria.
Il Sig. Maouelainin ha presentato durante la riunione, la situazione e le prospettive dell'investimento nei settori della pesca, del turismo, dell'allevamento e delle iniziative d'integrazione dei giovani nel mercato dell'occupazione, come pure i grandi progetti d'investimento che sono stati realizzati, in particolare il porto di Boujdour, la nuova stazione di trasformazione dell'acqua di mare in acqua potabile con un flusso di 13000 metri cubici giorno, i progetti programmati e che riguarda la creazione di una zona franca ad Al Marsa su una superficie di 130 ettari e la creazione di una piccola città turistica a Tarfaya sulla superficie di 500 ettari.
I due consulenti hanno anche preso conoscenza dei settori d'azione dell'agenzia del sud, per migliorare il livello di sviluppo di queste province, come pure dei progetti che sono stati realizzati nel quadro del piano di sviluppo quinquennale del periodo 2004-2008 a quale a estate dedicata un bilancio d'investimento di 7.2 miliardi di dirammi.
La riunione che ha avuto luogo nell'Ufficio regionale del Consiglio consultivo dei diritti dell'uomo a Laayoune, di Laayoune è stata l'occasione perché i due diplomatici prendano conoscenza dei passi fatto dal Marocco per fare evolvere la situazione dei diritti dell'uomo e rafforzarli, in particolare nelle province del sud, come pure delle missioni che garantisce l'ufficio regionale in questo settore, in particolare con la sua disponibilità che riguarda le preoccupazioni quotidiane dei cittadini.
Ciò riguarda il seguito della messa in azione delle raccomandazioni dell'istanza equità e riconciliazione, la ricezione dei reclami ed il contributo al enracinement della cultura dei diritti dell'uomo nella regione.
Molti partecipanti alla riunione che ha raccolto i due diplomatici europei con i rappresentanti della società civile, hanno messo in valore il progresso che ha conosciuto il Marocco in materia dei diritti dell'uomo.
Hanno d'altra parte ricordato l'apertura di cui il Marocco haa dato prova riguardo agli attori, alle organizzazioni ed istanze dei diritti dell'uomo, condannando in questa occasione le violazioni che commette Polisario contro sequestrati dei campi di Tindouf sul territorio algerino.
La Sig.ra Mazoyer ha espresso, ad una conferenza stampa, dopo queste riunioni, la sua soddisfazione della discussione che ha avuto a Laayoune, affermando a questo proposito, " siamo contento del livello della discussione che abbiamo avuto, come pure della franchigia con la quale si sono espressi tutti coloro con che abbiamo discusso".
Dopo avere messo in evidenza l'importanza delle idee e delle precisazioni chieste durante queste riunioni, la signora Mazoyer si è rallegrata per lo spirito di serietà che ha segnato i dibattiti.
Ha aggiunto " i dibattiti erano seri, franchi, aperti ed avanzati".
Da parte sua il sig. Jacobs ha segnalato a questa conferenza stampa che l'obiettivo di questa visita era di prendere conoscenza della situazione a Laayoune e tenere riunioni con i responsabili locali e gli attori della società civile.
In occasione di questa riunione che è durato tre giorni i due diplomatici hanno incontrato anche, il procuratore generale vicino la Corte d'appello di Laayoune.
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